lunedì 9 settembre 2013

Europa, diritti, welfare contro sfruttamento, povertà e illegalità!

La disoccupazione stagionale è un diritto di tutti e tutte a prescindere dalla nazionalità, lo stabiliscono le norme europee in materia

Di seguito pubblichiamo alcuni articoli di rassegna stampa rispetto alla polemica sollevata da Bartolini consigliere regionale PDL eletto nella provincia di F/C rispetto alla disoccupazione ai lavoratori comunitari alla quale abbiamo risposto con un nostro comunicato del 7 settembre.
Mentre il PD per mano della deputata Petitti (eletta a Rimini) incontra le associazioni di categoria per sottoporre proposte (nuovo decreto sul turismo) al ministro competente Blay (detassazione per chi investe sulle infrastrutture, incentivi edilizi, rifinanziamento buoni vacanze ecc..), proposte naturalmente tutte a favore degli imprenditori del turismo e senza aver per nulla interloquito con sindacati, associazioni e lavoratori stagionali rispetto alle gravi situazioni di sfruttamento lavorativo verificatesi anche quest'estate, il PDL si concentra - da buon partito che ha sdoganato l'estrema destra - contro i lavoratori comunitari, rei secondo loro di rubare l'indennità di disoccupazione (MINI ASPI) e quindi Welfare ai lavoratori italiani.
Questo dimostra come il PDL cavalchi il peggior terreno possibile ovvero quello della retorica razzista e post-colonialista degli stranieri/comunitari che non solo ci rubano il lavoro ma anche Welfare e servizi. Quando parliamo di diritti per i lavoratori comunitari parliamo di rumeni, bulgari, francesi, tedeschi ecc..., così come tanti, tantissimi, italiani che percepiscono l'indennità in altri paesi membri dove per fortuna hanno trovato un lavoro.
Crediamo pertanto che rispetto a queste pulsioni che non hanno nulla da invidiare alle richieste dei figliocci di Fiore e co. - soprattutto in relazione al fatto che sono proprio le lavoratrici rumene quelle che subiscono maggiormente i dispositivi del Lavoro Gravemente Sfruttato quali violenza, ricatti, insolvenza dei salari - sia necessario dare una risposta chiara, forte, corale e in forma di cooperazione dal basso fra le varie realtà territoriali.
Inoltre ricordiamo che vi sono disposizioni europee, rispetto al diritto alla disoccupazione, che gli Stati membri dell'UE sono tenuti a rispettare. Tali disposizioni prevedono che il lavoratore che ha svolto attività lavorativa subordinata in un paese dell'UE abbia diritto a richiedere la disoccupazione in questo paese, rendersi disponibile per un periodo di almeno 4 settimane (periodo che però può essere abbreviato) per la ricerca di un nuovo lavoro e in seguito, una volta rientrato nel suo paese o in un altro paese comunitario, procedendo all'iscrizione presso il servizio pubblico di collocamento, percepire comunque l'indennità.
Mentre noi ci muoviamo rivendicando un piano europeo di Welfare e diritti che vanno agiti e difesi anche rispetto alle norme europee sopraccitate, il PDL emiliano romagnolo per mano di uno dei suoi consiglieri regionali, Bartolini, si pone esplicitamente in antitesi a queste norme.
Crediamo pertanto sia necessario costruire dal basso una risposta pubblica alle pulsioni xenofobe e pratiche “illegali” promosse dal signor Bartolini e dal suo partito nei confronti delle norme europee che qualificano e sanciscono i diritti di tutti i lavoratori e le lavoratrici comunitarie ad usufruire degli ammortizzatori sociali anche se lavorano in altri paesi dell'UE.
Per queste ragioni a partire e per informare i lavoratori dei loro diritti già da questa settimana svolgeremo volantinaggi presso i CPI di Rimini e Cesenatico.
ADL Cobas Emilia Romagna - Ass. Rumori sinistri 

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Corriere Romagna del 7 sett. 2013

La Voce di Romagna dell'8 sett. 2013

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