lunedì 13 aprile 2015

Comunicato stampa: Né contratti rumeni né contratti romagnoli



Sul caso delle agenzie rumene di reclutamento di manodopera a costi stracciati

In questi giorni si è aperto un dibattito intorno al tema della somministrazione transnazionale del  lavoro ovvero l’utilizzo di contratti estremamente vantaggiosi per le  imprese italiane offerti da  agenzie interinali e di intermediazione con sede in altri paesi UE, in particolare quelli più poveri come la Romania.
Su questo tema è dall’estate del 2008 che denunciamo, con prove e documentazione, la presenza non solo di queste agenzie di reclutamento ma di veri e propri mediatori/caporali che non svolgono solo il ruolo di intercettare la manodopera ma anche di controllarla attraverso dispositivi violentissimi e minacce personali.

Sandra Polini e Manila Ricci di ADL Cobas e volontarie e dell’associazione Rumori Sinistri ricordano “Ai  Sindacati confederali ma anche al Ministro Poletti, che si sono recentemente scandalizzati per la presenza di tali agenzie, che è da anni che si ricorre all’impiego di manodopera comunitaria attraverso queste fantomatiche agenzie di reclutamento, soprattutto nella Costa romagnola e nel comparto turistico/Stagionale”. A conferma di ciò “ricordiamo la protesta a fine stagione 2012 dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali - perlopiù rumeni - dell’Hotel LE CONCHIGLIE  di Riccione, che con il supporto dell’’associazione Rumori Sinistri promossero ed organizzarono diversi scioperi e picchetti per denunciare proprio questo tipo di situazione”.

 I lavoratori e le lavoratrici rumene dell’’Hotel erano stati assunti dalla Mediterranea Gestioni srl (che aveva in gestione diversi alberghi in tutta Italia non solo in località balneari ma anche di montagna) tramite una di queste agenzia di intermediazione, lavoratori e lavoratrici rumene che poi non erano state pagate dall’agenzia rumena che aveva stipulato contratti – definiti dalla DTL di Rimini del tutto irregolari in Italia - e con importi salariali in deroga al CCNL del settore (2 - 2,5 euro l’ora) e con l’assenza di ogni forma di tutela (INPS, INAIL) tipici del lavoro neoservile e Gravemente Sfruttato.
 

La vertenza durissima, che coinvolse anche il Comune di Riccione e l’ex sindaco Pironi che partecipò ad un tavolo presso la struttura alberghiera a seguito degli scioperi dei lavoratori che solo così ottennero il pagamento almeno di una misera mensilità (700 euro circa al mese per 12/13 ore al giorno e mancato giorno di riposo), è ancora in corso. Sandra Polini e Manila Ricci precisano a questo proposto che “Tre di questi lavoratori hanno tramite il legale Paola Urbinati, consulente di Rumori sinistri e ADL Cobas, presentato un decreto ingiuntivo (nel novembre 2012) contro la Mediterranea Gestioni srl a seguito della denuncia presso la DTL di Rimini che portò ad un verbale ispettivo che riconosceva proprio Mediterranea Gestioni come la somministratrice DIRETTA di lavoro e quindi controparte datoriale rispetto all’insolvenza dei salari e allo sfruttamento subito da questi lavoratori e non l’agenzia interinale rumena”.

Il decreto ingiuntivo ha permesso poi di partecipare al concordato preventivo, dato che la Mediterranea gestioni ne ha fatto richiesta, a fine 2012, al Tribunale di Pesaro (dove ha sede legale la società) poiché come frequentemente accade, l’utilizzo delle SRL nel settore turistico (si veda il caso ad es. dell’Hotel Mose della Costa Romagna Hotels) rappresentano l’ennesimo escamotage in mano alle categorie padronali per costruire un sistema societario di “scatole cinesi” utile a raggirare le norme, sfruttare i lavoratori e le lavoratrici stagionali, non pagare l’insolvenza prodotta a danno di fornitori e lavoratori e poi utilizzare il concordato preventivo per aggirare gli obblighi previsti  e dichiarare il fallimento delle società.

Nel caso dei lavoratori dell’hotel LE CONCHIGLIE la procedura è tuttora pendente e si attende l’approvazione del concordato per il 19 maggio 2015, i  lavoratori così tutelati e assistiti dal nostro Sportello e dall’avvocato Paola Urbinati sono stati inseriti in posizione privilegiata all’interno del concordato e una volta approvato potranno avere l’accesso al Fondo di Garanzia INPS. 


Sono passati ben tre anni perché questi lavoratori vedessero riconosciuti i loro diritti, una vicenda che avrà un lieto fine grazie al conflitto e alle forme autorganizzante di lotta che si sperimentarono nel settembre del 2012 ma anche grazie alla buona sinergia fra DTL, sindacalismo conflittuale e il legale. Se in queste situazioni non ci si attiva celermente nell’ottenere il riconoscimento del rapporto diretto fra il lavoratore e l’azienda italiana che utilizza le agenzie di intermediazione rumene per il reclutamento di manodopera,  in casa di mancato pagamento del salario da parte dell’agenzia interinale in Romania, il lavoratore non ha alcuna possibilità di esercitare i suoi diritti e di ottenere il pagamento di quanto dovuto se non sostenendo spese molto onerose per cause e processi. Quindi è fondamentale in queste situazioni rivolgersi alle DTL, agli sportelli sindacali per una prima tutela e denunciare questo abuso che pregiudica i propri diritti


Quindi – concludono Manila Ricci e Sandra Polini - siamo ben liete dell’attenzione posta al tema  da parte della Direzione generale per l’attività ispettiva con la circolare n.14 del 9 aprile 2015 del Ministero del Lavoro ed anche della denuncia dei confederali, ma a questi ultimi e al Ministro Poletti vogliamo ricordare che questo è un modus operandi oramai consolidato nella Riviera Romagnola, dove il meccanismo di precarizzazione e compressione del costo del lavoro” - inteso più propriamente come insieme di tutele e di diritti dentro e fuori i luoghi di lavoro – “ha devastato il sistema di garanzie e di tutele degli stessi lavoratori, riconducendo il lavoro a condizioni di produzione “cinesi” e all’utilizzo oramai consolidato di queste agenzie,  sulle quali nemmeno la Procura della Repubblica di Rimini ha mai proferito sentenza”.

Con il Jobs act queste situazioni non faranno che aumentare e se leggi non sono che lo specchio deformante della società e dei mutati rapporti di forza tra le categorie sociali, il nostro compito non può essere che costruire conflitti e lotte in ogni settore – anche in quello turistico - capaci di ribaltare questi rapporti di forza. La vicenda dell’hotel LE CONCHIGLIE è qui a dimostrarcelo, se si sciopera, ci si autorganizza sul piano della lotta e della difesa legale si VINCE.

ADL Cobas  e Ass. Rumori Sinistri RIMINI

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